Ascoli Piceno

Il suo centro storico è costruito quasi interamente in travertino, e per la sua ricchezza artistica e architettonica è ricordato a volte tra i più belli d’Italia, così come la rinascimentale Piazza del Popolo, nonostante una frequentazione turistica ancora poco numerosa rispetto ad altre città dell’Italia centrale. Conserva diverse torri gentilizie e campanarie e per questo è chiamata la Città delle cento torri. È l’unica città delle ascoli-piceno ad avere due teatri storici, il Ventidio Basso e il Filarmonici.

Ogni anno si svolge la celebre Quintana che consiste principalmente in due tornei cavallereschi medievali che si disputano nel periodo estivo. Entrambi sono preceduti e seguiti da un corteo con circa millequattrocento figuranti con costumi d’epoca. Si rinnova dal 1955 senza interruzioni ed è basata su antichi statuti che risalgono al XIV secolo.

La città è anche conosciuta per la famosa oliva ascolana, specialità gastronomica nata ad Ascoli Piceno e diffusa in tutto il territorio italiano e anche al di fuori dei confini nazionali.

DA VEDERE

tempo di percorrenza a piedi 3h circa

Cattedrale di S. Emidio, Piazza Arringo

Edificio sorto al posto di una basilica romana, di cui restano tracce nel transetto e nella cripta.
La facciata, realizzata nel 1529 da Cola dell’Amatrice, è ripartita in tre parti da quattro grandi colonne corinzie. La balaustra terminale venne aggiunta nel 1592.

Agli estremi della facciata s’innalzano le due torri romaniche di travertino; quella di sinistra incompiuta.
Sul fianco laterale, la rinascimentale “Porta della Musa”, così chiamata per un’epigrafe murata sulla parete.

L’interno a tre navate è della seconda metà del XV secolo. Nel tamburo della cupola: affreschi raffiguranti episodi della vita di Sant’Emidio, patrono della città di Ascoli, realizzati da Cesare Mariani alla fine dell’Ottocento.

Nella navata destra si apre la cappella del Santissimo Sacramento, dipinta da Raffaele Fogliari nella prima metà dell’Ottocento, che ospita un prezioso Polittico realizzato nel 1473 da Carlo Crivelli ed un Paliotto argenteo, opera dell’oreficeria marchigiana del XV secolo.

La cripta, di impianto romanico, presenta numerose colonne di travertino di diversa fattura. Nel corpo centrale: sarcofago di età romana in cui sono custodite le reliquie di Sant’Emidio e il gruppo marmoreo di Sant’Emidio che battezza Polisia, realizzato nel 1728 da Lazzaro Giosafatti.

Battistero, Corso Vittorio Emanuele

L’edificio mostra tre strutture: una interna del periodo romano augusteo, presumibilmente tempio pagano dedicato a Ercole; una vasca interna usata come fonte battesimale per immersione dai primi cristiani (400-500 d. C.); una struttura esterna ispirata ai canoni dell’architettura romanica dei sec. X-XI.

La struttura esterna dell’edificio è caratterizzata da una parte inferiore quadrata (con due semplici portali) e da una parte superiore ottagonale; le otto facce superiori sono adorne di tre archetti ciechi, tranne la faccia rivolta a oriente, che ha due gruppi di archetti binati. Sul tutto sovrasta un lanternino, mentre sotto la facciata a oriente si scorgono resti di edifici romani.

Chiesa di San Francesco, Piazza del Popolo

La costruzione fu iniziata nel 1258, il corpo principale venne consacrato nel 1371. Le sue torri esagonali sono del Quattrocento, mentre le volte a crociera e la cupola risalgono alla metà del XVI secolo.
La facciata principale con coronamento orizzontale presenta tre portali, quello centrale finemente decorato ha sull’avanporta colonnine costruite con pezzi interi di travertino. Sulla sommità dell’arco è posto l’agnello simbolo dei lanari ascolani che contribuirono alle spese per la costruzione del tempio.
Sul portale laterale venne aggiunto nel 1506-10 il monumento a Papa Giulio II. Sullo stesso fianco si osservano l’edicola barocca e la Loggia dei Mercanti. L’interno sviluppa una pianta rettangolare a croce latina divisa in tre navate. Le volte a crociera delle navate furono costruite nel sec. XVI in sostituzione della copertura a capriate. La zona presbiteriale è conclusa da tre absidi molto slanciate di cui la centrale sormontata da cupola (1548). I finestroni acuti delle pareti esprimono la ricchezza decorativa del gusto gotico le cui vetrate sono lavori di scuola contemporanea.

Forte Malatesta, Via delle Terme

Il forte sorge a difesa della sponda sinistra del fiume Castellano, in epoca preromana e romana era un baluardo che sbarrava l’accesso al ponte. Accanto ad esso sorgevano le terme, dove giungevano le acque salutari di Castel Trosino, mediante un acquedotto di cui restano le tracce.
Distrutto e ricostruito più volte, nel 1349 Galeotto Malatesta, condottiero delle milizie ascolane nella guerra contro Fermo, provvide a rinforzarlo e divenne un tipico forte medievale che prese il nome di Forte Malatesta. Seguirono altre distruzioni, finchè ai primi del ‘500, nella fortezza in rovina, fu costruita una chiesa di forma dodecagonale dedicata a Santa Maria del Lago, ancora visibile nel corpo centrale della costruzione. Nel 1543 l’architetto Antonio da San Gallo il Giovane, su incarico di Papa III Farnese, vi eresse un nuovo forte a forma di stella irregolare. Nel 1828 il Forte fu restaurato e utilizzato fino al 1978 come carcere giudiziario.

Anfiteatro Romano, Via Francesco Ricci

Teatro di tipo romano, costruito sul pendio naturale del colle Pelagico, sorretto da sostruzioni costituite da muri semicircolari connessi da muri radiali irregolari in opera reticolata, disposti a diverso livello e uniti all’esterno dal muro semicircolare ad arcate su pilastri posti a quote diverse, con una sistemazione a terrazzamenti. La cavea a semicerchio, con diametro di 98 metri, è divisa da un corridoio largo 2,70 metri in due maeniana (ordini di sedili). Si accedeva all’orchestra, attualmente interrata, tramite le parodoi (passaggi laterali). Si ipotizza che l’edificio scenico fosse largo 16,50 metri e lungo 95 metri.

Per la visita rivolgersi all’Ufficio Informazioni Turistiche, Tel.: 0736298334
Orari di visita
dalle ore 10,00 alle 13,00
dalle ore 15,30 alle 18,30
Per visite programmate contattare l’Ufficio con un preavviso di almeno 2 giorni

Museo Archeologico, Piazza Arringo

Rimaneggiamento di una o più costruzioni dei sec. XII-XIII.
E’ sede dal 1971 del Museo Archeologico Statale nel quale sono conservati reperti, per lo più relativi al territorio ascolano, che vanno dalla preistoria alla civiltà picena, dall’epoca romana all’alto e basso Medioevo fino al Rinascimento.

Pinacoteca Civica, Piazza Arringo

La Pinacoteca Civica, costituita nel 1861, ha la particolarità di essere arredata con suntuosi mobili donati dai nobili Sgariglia. Il salone della Vittoria, di vaste proporzioni, ospitava i consigli cittadini e nel Settecento il teatro: oggi vi sono disposti quadri di grandi dimensioni del Cinquecento, di Cola dell’Amatrice e Vincenzo Pagani. Nelle altre sale sono degni di nota il prezioso Piviale di Niccolo’ IV e le opere del Crivelli, dell’Alemanno, del Reni, del Maratti, del Ghezzi e di vari pittori dell’Ottocento.

Caffè Meletti, Piazza del Popolo

La facciata del palazzo si integra nel contesto urbanistico della piazza. Il Caffè nel suo interno rivela il suo stile liberty negli arredi, nelle grandi specchiere e nelle decorazioni dei soffitti, opera del pittore Pio Nardini (1863-1948). Ideato dalla famiglia Meletti, produttrice dalla fine dell’Ottocento della nota Anisetta, da provare all’interno del locale. Si possono fare aperitivi e pranzi!

Palazzo dei Capitani, Piazza del Popolo

Nella sua massiccia struttura rivela le tracce di diverse epoche e può essere definito una pagina di storia scritta sulla pietra.

Dal secolo XIII, epoca della fusione di tre edifici medioevali e di una torre gentilizia, riadattata a campanile, si sono susseguite nel tempo molte trasformazioni.

Della struttura Duecentesca restano le due logge a piano terra, le loggette al primo piano inizialmente ad unica luce ed in alto, sotto il cornicione, sette archi e la torre.

Nel 1520 fu dato incarico a Cola d’Amatrice di sistemare la controfacciata del palazzo.
Nel 1535, dopo un furioso incendio il palazzo venne radicalmente ristrutturato; il cortile interno, incorniciato da tre ordini di logge, opera dell’architetto ascolano Camillo Merli.

Nel 1549 fu realizzato il portale; nella parte superiore venne inserito il monumento a Papa Paolo III Farnese.

Durante i lavori di restauro del 1987 è stata messa in luce un’area visitabile con pavimentazione romana e strutture medioevali.

Orario di Apertura 9,00 – 12,00

15,00 – 18,00 (feriali e festivi)

Ponte Romano, Via Berardo Tucci

La costruzione risale ai primi decenni dell’Impero e precisamente all’Età Augustea, un unico e grandioso arco a tutto sesto misura 22,20 metri, ed è interamente costruito con blocchi squadrati di travertino.
L’originale lavoro di restauro (1937-39) permise di ricavare un corridoio d’ispezione in modo da renderlo accessibile. Da questa singolare prospettiva si possono osservare le strutture murarie: l’antico piano stradale romano in basolato e tratti di quello medioevale in mattoni a spina di pesce.

Per la visita rivolgersi all’Ufficio Informazioni Turistiche Tel.: 0736298334

Orari di visita
dalle ore 10,00 alle 13,00
dalle ore 15,30 alle 18,30
Per visite programmate contattare l’Ufficio con un preavviso di almeno 2 giorni

Teatro Ventidio Basso XIX sec., Via del Trivio

Intitolato al console romano Publio Ventidio Basso, realizzato su progetto di Ireneo Aleandri, ideatore dello Sferisterio di Macerata e del teatro di Spoleto. La facciata neoclassica presenta un corpo centrale a due ordini: nel primo sei colonne di ordine ionico, nel secondo semicolonne a capitello composto. Il foyer del pianoterra ha colonne ioniche, soffitto a cassettoni e sei statue in gesso eseguite da Giorgio Paci (1820-1914), raffiguranti l’Armonia, la Danza, Apollo, Minerva, la Commedia e la Tragedia. La Grande Sala è costituita da quattro ordini di palchi, con 23 palchetti ognuno, e dal loggione. I decori sono stati realizzati da Giorgio ed Emidio Paci (1809-1875) su disegno di Giovan Battista Carducci.

PRINCIPALI EVENTI ESTIVI:

Quintana (Luglio – Agosto), Mercatino dell’Antiquariato (Terzo Sabato e Domenica del Mese), Festa Sant’Emidio (5 Agosto), Notte Bianca (10 Agosto).

DOVE MANGIARE:

Gastronomia Migliori: chiosco in Piazza Arringo dove poter assaggiare un cartoccio di olive all’ascolana

Ristorante il Desco, nel centro storico in Via Vidacilio 10: ambiente elegante caldo ed accogliente, cucina tradizionale con pasta pane e dolci fatti in casa.

Yogurteria Yoghi, Piazza Arringo: Bellissimo bar con tavolini all’aperto, una conduzione giovane e preparata, la particolarità del locale è la vasta varietà di pasticcini e cioccolatini, vi consigliamo di provare per gli amanti di caffè e golosi, il caffè Yoghi con nutella cacao e panna ….

Caffè Lorenz, Piazza del Popolo: Locale che si affaccia in Piazza del Popolo, ottimo non solo per un aperitivo o caffè ma anche come Ristorante, Pizzeria e Birreria.

VISITA PER I GRANDI E PICCOLI

Il Trenino Turistico Ascoli Explorer

Il Trenino Turistico Ascoli Explorer è il modo ideale per tutti, dai più grandi ai più piccoli, per visitare e scoprire Ascoli Piceno in modo del tutto nuovo e divertente. Partendo da Piazza Arringo, avrai l’occasione di avventurarti nelle meraviglie più nascoste di questa storica città medioevale scovandone ogni suggestivo angolo. Comodamente seduti sul fantastico trenino e accompagnati da una chiara e completa audio guida in italiano ed inglese, vivrai una indimenticabile avventura tra magia, misteri e curiosità della meravigliosa “città delle Cento Torri”.

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